Il cortile quadrato

Da spazio funzionale e opera di bellezza

Il cortile quadrato, in origine uno spazio funzionale alle attività agricole della famiglia de Claricini fin dal Seicento, ospitava stalle, scuderie, fienili, depositi e la torretta di sorveglianza verso l’ingresso del borgo, come documentato nel catastico del 1757. Questo spazio rurale serviva all’uso di carri, materiali e attrezzi legati alla gestione dei possedimenti agricoli della famiglia a Bottenicco. Solo agli inizi del Novecento il conte Nicolò Claricini Dornpacher (1864-1946) lo trasformò in un elegante giardino formale, restituendo ordine e bellezza all’area, che divenne il primo punto d’accoglienza per chi giungeva dalla strada principale.

Il giardino si sviluppa in un’ampia aiuola quadrangolare, suddivisa in tre sezioni simmetriche da vialetti in ghiaia che si diramano dall’ingresso principale. Uno di essi conduce alla cappella di S. Croce, mentre l’altro porta al cortile laterale, racchiuso da edifici abitativi e di servizio, tra cui la foresteria e le barchesse. Le aree verdi sono incorniciate da arbusti di bosso (Buxus sempervirens), sapientemente potati secondo l’arte topiaria, una tecnica di origine romana che consente di modellare alberi e arbusti in forme geometriche ornamentali. Gli esemplari più piccoli presentano forme sferiche, mentre quelli più grandi assumono una graziosa forma conica e arrotondata. Il prato, curato con meticolosa attenzione, è impreziosito da eleganti vasi barocchi in pietra artificiale, il cui candore risalta in netto contrasto con il verde profondo del tappeto erboso. Al centro del giardino si erge il pozzo seicentesco, realizzato su volontà di Francesco de Claricini per garantire l’approvvigionamento idrico necessario non solo alla vita della famiglia e dei coloni, ma anche alle attività agricole e domestiche.

Le rose del cortile quadrato

A seguito dei lavori di rigenerazione e riqualificazione dei giardini e del parco di Villa de Claricini, la spalliera di rose che si aggrappa ai muri del cortile quadrato offre uno spettacolo straordinario. Considerato il carattere formale del giardino, sono state selezionate varietà che si adattano alla mezz’ombra, capaci di regalare fioriture abbondanti e continue, perfette per l’ambiente circostante.

Avvicinandoci, possiamo riconoscere la Clair Matin per il suo fogliame verde brillante e i fiori di media grandezza, leggermente profumati. I suoi boccioli sono di un intenso rosa scuro che sfuma delicatamente in un rosa chiaro durante la piena fioritura. Questa varietà, dal portamento elegante e romantico, è particolarmente apprezzata per la sua rifiorenza generosa che assicura fioriture ripetute nel corso della stagione. È anche resistente alle malattie e alle intemperie, e si distingue per la sua capacità di crescere rapidamente, con un vigore che le consente di coprire ampie superfici.

Un’altra varietà che si distingue è la Generous Gardener, facilmente riconoscibile per il suo profumo intenso, con note di rosa antica e muschio. I suoi fiori, dalla forma a coppa aperta, sono di un delicato color rosa che sfuma progressivamente verso l’esterno, fino a diventare quasi bianchi. Questa rosa è particolarmente apprezzata per la sua affidabilità e per la generosità delle sue fioriture ripetute e abbondanti durante tutta la bella stagione. La Generous Gardener cresce in modo rapido e folto, grazie alle sue grandi foglie lucide e coriacee che la rendono resistente e ben adattata alle condizioni del giardino.

Infine, spicca la Pierre de Ronsard, un omaggio al celebre poeta francese del XVI secolo, noto per il suo amore per le rose. Questa varietà è particolarmente vigorosa e resistente alle malattie, con un fogliame verde lucido che ne esalta la bellezza. I fiori, dalla forma antica e lievemente profumati, sono caratterizzati da un colore che sfuma dal bianco-verde all’esterno al rosa antico all’interno. La Pierre de Ronsard è perfetta come rosa rampicante, grazie ai suoi rami robusti e ben ramificati, che le permettono di svilupparsi in altezza con grande facilità. Non a caso, la World Federation of Rose Societies l’ha inserita nel 2006 nella prestigiosa “Hall of Fame” delle rose, riconoscendo la sua straordinaria bellezza e qualità.

Pur utilizzate come rampicanti, queste varietà non sono autentiche piante rampicanti: si tratta infatti di rose sarmentose, che si sviluppano in altezza grazie ai loro sarmenti (rami) lunghi e flessibili. Nessuna rosa è propriamente una pianta rampicante, poiché non riescono a salire autonomamente. A differenza dell’edera, non possiedono dischetti adesivi, pampini o viticci per aggrapparsi alle superfici; hanno invece bisogno di un sostegno per crescere in altezza e svilupparsi in modo armonioso.